ENTI DI FORMAZIONE
Si definisce ente di formazione (a volte anche agenzia formativa) un organismo di natura privata (come associazione, cooperativa, etc.) che svolge come suo compito principale la formazione, non solo professionale, delle persone (sia giovani che adulti).
Un ente di formazione svolge la sua attività erogando corsi, attivando percorsi di orientamento professionale, organizzando attività di tirocinio e favorendo l’inserimento lavorativo e/o sociale dei propri utenti. Solitamente coordina la propria attività con le Regioni e dal 2001 con le Province italiane, stipulando con esse delle convenzioni ed accedendo così a dei finanziamenti pubblici.
Il soggetto formatore deve, altresì, possedere requisiti strutturali, economico-finanziari, di organizzazione, di gestione delle risorse umane e di risultati formativi conseguiti relativi alla propria esperienza pregressa.
I FONDI INTERPROFESSIONALI
I Fondi Interprofessionali (abbreviati d’ora in poi F.I.) sono organismi di natura associativa fondati attraverso accordi fra le organizzazioni sindacali e parti sociali. Tali fondi (il cui nome per esteso è fondi paritetici interprofessionali per la formazione continua), sono stati istituiti con la legge n. 388/2000, la quale prevede che le aziende possono scegliere di destinare la quota dello 0,30% dei contributi versati all’INPS (“contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria”) a uno dei fondi interprofessionali. I contributi versati al fondo verranno poi utilizzati per finanziare la formazione aziendale. Lo scopo di questi fondi è quello di finanziare i piani formativi aziendali, individuali e tutte le attività connesse alle iniziative formative destinate ai propri dipendenti inclusi, a partire dal 2011 anche i lavoratori con contratti di apprendistato e a progetto.
Attualmente sono attivi 19 differenti “F.I.” a cui le aziende possono accedere per la formazione lavorativa e l’aggiornamento dei propri dipendenti, tra i quali ve ne sono tre, che raccolgono il maggior numero di adesioni: Fondimpresa – Fondo For.Te – FonARCom.
Fondimpresa: aderiscono 185.000 aziende per un totale di 4,46 milioni di lavoratori. È il fondo interprofessionale per la formazione continua di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil ed è aperto ad aziende di ogni settore e dimensione.
Le imprese aderenti hanno a disposizione tre canali di finanziamento:
il Conto di Sistema che è un conto collettivo ai cui stanziamenti si accede tramite avviso e finanzia piani formativi settoriali o territoriali;
il Conto Formazione, ovvero il conto aziendale di cui dispone ogni aderente;
il Contributo Aggiuntivo, a cui si accede rispondendo ad avvisi specifici e che consente alle PMI di avvalersi di risorse integrative per realizzare il proprio piano formativo.
Fondo For.Te: Il secondo fondo più “popolato” è il Fondo For.Te., con più di 1.200.000 lavoratori di oltre 118.000 aziende. È promosso da Confcommercio, Confetra, Cgil, Cisl e Uil, e copre il settore terziario, in particolare commercio, turismo, servizi, logistica, spedizioni e trasporti.
Il Fondo For.Te. consente agli aderenti di scegliere un Conto Aziendale o un Conto Aggregato oppure di rispondere agli avvisi anche senza optare per i conti.
Un settore fondamentale nel panorama economico italiano. Una eccellenza per A&A
Ci sono 4 tipologie di avvisi:
FonArcom: E’ costituito da Conf.Sal e Cifa e dedicato alle PMI del terziario e dell’artigianato. FonArCom conta oltre 170.000 aziende aderenti per un totale di 1.150.00 lavoratori.
Gli strumenti di finanziamento sono il Conto Aziendale, il Conto Aggregato e gli Avvisi, che si suddividono in 5 tipologie: