Il mercato del lavoro è cambiato. La nostra società, ormai da tempo, si è specializzata nella realizzazione e nella gestione delle polizze assicurative fideiussorie per autorizzazioni Ministeriali, partecipazioni a bandi di gara e tutte le specifiche problematiche delle Agenzie per il Lavoro (Responsabilità civile, responsabilità professionale consiglio di amministrazione, libro matricola uffici, cyber risk, coperture insolvenza credito, etc….) annoverando sino ad oggi più di 50 APL come soddisfatte clienti.
Il fine è quello di aumentare la “massa critica di acquisto”, onde spuntare condizioni sempre migliori in controtendenza di un mercato che tende ad aumentare i costi ed impoverirne le prestazioni.
A fronte della fondamentale attività socio-economica che vengono ad assumere, la legge 14 febbraio 2003, n. 30, detta “Legge Biagi”, impone a queste di avere alcuni requisiti, fra cui il prestare delle garanzie finanziarie specifiche quali :
– “a garanzia dei crediti dei lavoratori impiegati e dei corrispondenti crediti contributivi degli enti previdenziali, la disposizione, per i primi due anni, di un deposito cauzionale di 350.000 euro presso un istituto di credito avente sede o dipendenza nei territorio nazionale o di altro Stato membro della Unione europea;
La Legge Biagi, impone specifici requisiti
a decorrere dal terzo anno solare, la disposizione, in luogo della cauzione, di una fideiussione bancaria o assicurativa non inferiore al 5 per cento del fatturato, al netto dell’imposta sul valore aggiunto, realizzato nell’anno precedente e comunque non inferiore a 350.000 euro.”( art.5, comma 2, lett. c) L. 30 del 14 feb.2003).
– e, in riferimento alle figure lavorative esplicitate in forma specifica all’art 20, comma 3, lettere da a) ad h) della Legge Biagi, “il deposito cauzionale di 200.000 euro per i primi due anni e, a decorrere dal terzo, una fideiussione bancaria o assicurativa al 5 per cento del fatturato, al netto dell’imposta sul valore aggiunto, realizzato nell’anno precedente e comunque non inferiore a 200.000 €” ( art5, comma 3, lett.b), ibidem).